MUSICA DURANTE IL PRANZO? NO GRAZIE!

Se avete partecipato a qualche matrimonio come ospite vi sarà capitato di vedere una festa serale che non decolla, una pista desolatamente vuota un party serale dalle altissime aspettative rimaste inattese?

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Abbiamo cercato di mettervi in guardia, in diversi articoli che trovate nel nostro blog, sulla pericolosità dei tempi morti durante un matrimonio e di come sia proprio la gestione di questi momenti a determinare il successo o l’insuccesso del vostro grande giorno.
Le lunghe ore del pranzo nuziale possono mettere a dura prova anche l’ospite più determinato quindi andrebbero prese delle precauzioni per evitare che la noia porti i vostri parenti e i vostri amici a desiderare di andarsene al più presto.
I primi momenti di convivialità dove tutti gli ospiti si perdono in chicchere, gustano del buon cibo avvolti dal clima festoso che si respira in sala possono ben presto lasciare il posto ad una crescente monotonia, stasi, malcontento e insofferenza che metteranno anticipatamente fine al vostro matrimonio.
Come fare quindi per evitare che tutto questo accada?
Ecco le 3 cose più importanti a cui prestare attenzione:

  1. La tipologia di ospiti
  2. La tipologia di sala/location in cui si svolge il pranzo/cena
  3. La tipologia di musica dal vivo o con Dj

1. L’abbiamo messa al primo posto perché è la prima analisi che una coppia di sposi deve fare quando valuta se avere o no la musica in sala, infatti dovete in modo del tutto onesto e trasparente analizzare i vostri ospiti e definire se, a vostro avviso, la vostra compagine è attiva, partecipante e dinamica o viceversa è spenta, amorfa e passiva. Questa prima analisi vi permette di capire se può servire o meno prevedere un’animazione in sala e se deve essere minimale o presente in modo più importante. Se l’età media degli ospiti è bassa mi aspetto un pranzo dinamico, con diverse situazioni divertenti organizzate dagli amici, una capacità spiccata di partecipazione alle attività proposte dal Dj / Animatore; Viceversa da una sala in cui l’età media è più alta mi aspetto una situazione più discreta, un’ambiente più tranquillo dove musica e animazione devono essere minimali o assenti.

2. La tipologia della sala o della location è il secondo aspetto fondamentale da analizzare in quanto, nonostante il desiderio da parte vostra di avere un sottofondo musicale durante il pranzo, ci sono ambientazioni che si prestano più di altre a soddisfare questo vostro desiderio.
Dovete considerare:

a. Gli ospiti verranno suddivisi in più sale o saranno in una sala unica? Questo aspetto è fondamentale perché dislocando in più sale gli ospiti l’accompagnamento musicale non potrà essere presente in ogni singola sala quindi sarà a favore di alcuni e a discapito di altri.
b. La capienza della sala è superiore al numero di ospiti? Se scegliete una sala la cui capienza massima corrisponde al numero dei vostri ospiti prevedere un punto audio in sala diventa proibitivo in quanto potrebbero non esserci gli spazi sufficienti a garantire il posizionamento del Dj o di chi suona dal vivo; Inoltre la postazione e le relative casse si potrebbero trovare a ridosso di una o più tavole con l’obbligatorietà di lavorare a volumi minimi per non disturbare i commensali vicini ma di contro non garantendo agli sposi la relativa copertura audio tanto desiderata.
c. Valutate la filodiffusione se presente. In alcune location infatti la sala adibita a pranzo/cena può essere dotata di un impianto audio a soffitto o a parete costituito da più casse che possono diffondere in maniera uniforme un sottofondo musicale generalizzato. Inoltre a volte questi impianti sono dotati di radio-microfono per permettere discorsi di ringraziamento degli sposi o giochi/scherzi degli amici. Può essere una soluzione molto valida per garantire copertura audio a tutta la sala in modo uniforme, in alcuni casi il Dj si può collegare a questo impianto oppure si può strutturare una playlist nei mesi antecedenti al matrimonio da fornire al titolare della location da utilizzare espressamente durante il pranzo/cena.

3. Terzo aspetto da considerare è definire se la volete musica live o vi può bastare una playlist messa dal Dj perché sono due tipologie di accompagnamento molto diverse;
Nel primo caso infatti per quanto minimale e a basso volume i professionisti suonino e cantano c’è un volume fisico oltre al quale non si può andare per cui anche se il genere proposto è molto soft e il volume contenuto ad un pubblico più sensibile può comunque dare fastidio. Se optate per il Dj invece sicuramente l’aspetto volumi può essere gestito in modo più performante tuttavia volumi troppo bassi non vi garantiranno un intrattenimento dinamico come vi aspettate.

Quindi se volete chiedere al professionista che avete ingaggiato di accompagnare anche la parte conviviale della giornata prestate molta attenzione a questi 3 aspetti visto che nella maggior parte dei casi il suo posizionamento si troverà a poca distanza dai commensali con 2 possibili risultati:

  • Se il Dj/musicista è un professionista che sa fare bene il suo lavoro andrà a regolare il volume proprio in base al tavolo più vicino, per dare modo ai commensali di poter conversare senza essere martellati costantemente dalla voce o dalla musica del Dj.
    Ovviamente dovete essere consapevoli del fatto che un volume adatto a consentire ai commensali di conversare posizionati a poca distanza dall’impianto comporta mantenere un volume della musica minimale che risulterà nullo già verso la metà della sala.
    L’ospite è sacro pertanto và assecondato anche nei casi in cui la sua sensibilità sia tale da rendere impossibile lavorare in sala.
    Valutate, quindi, molto attentamente se sia o non sia il caso di mettere il professionista in sala anche in base alle dimensioni della stessa, della sua conformazione, della location e dal numero di invitati che prenderanno parte al vostro matrimonio.
  • Nel caso peggiore invece il “professionista” andrà a svolgere il proprio lavoro fregandosene della tavola più vicina e dei sui commensali; Per creare un sottofondo musicale tale da “allietare” tutti gli ospiti dovrà mantenere un volume sostenuto generando diverse problematiche:
    • Ospiti posizionati a ridosso della consolle massacrati durante tutto il pranzo dalla musica ad alto volume.
    • Persone più attempate che andranno a lamentarsi prima con il professionista e poi con gli sposi perché non riescono a conversare
    • Ospiti che minacciano di togliere l’alimentazione alle casse
    • Ospiti indisposti a tal punto che non vedranno l’ora di andarsene appena ne avranno l’occasione
    • Ospiti che spengono o abbassano il volume del ripetitore o dell’impianto con il rischio di generare attriti con il “professionista” geloso delle sue cose.
    • Nei casi più gravi si possono generare anche accese discussioni tra il “professionista” e l’ospite esasperato o semplicemente più irascibile di altri.

Vi sarà sicuramente capitato di vivere un matrimonio da invitati e tornare a casa a volte con un po’ di mal di gola o senza voce perché 100 persone che parlano contemporaneamente creano un brusio tale da portare ognuno di noi ad aumentare il tono di voce per farci sentire dagli altri commensali già quando la musica non c’è in sala, figuriamoci se c’è ed è ad alto volume!

In una situazione simile i vostri ospiti non vedranno l’ora di uscire per scambiare due chiacchiere in santa pace o contenere un mal di testa via via crescente.
So che a voi sembrerà impossibile eppure nei tanti matrimoni in cui ho lavorato mi è sempre capitato di ritrovarmi a ridosso della consolle l’invitato più irascibile, quello più anziano, quello che non ama la musica oppure quello più rompiscatole, insomma la classica persona che inizia a lamentarsi appena ti vede e capisce di averti alle sue spalle durante tutto il pranzo.
Sembra quasi un dispetto degli sposi tuttavia in questi casi puntualmente, l’ospite comincerà a lamentarsi prima con il professionista e poi automaticamente con il resto degli invitati ed infine con gli sposi provocando un malumore diffuso.
Nonostante comprenda che, la scelta degli sposi di avere un sottofondo musicale durante il pranzo, sia dettata dalla paura che i vostri invitati si possano annoiare nelle diverse ore che resteranno seduti a tavola vorrei capire quale senso logico vi porta ad investire dei soldi per avere un professionista all’interno della sala da pranzo, solo per provocare tutto quello che vi ho illustrato sopra? A mio avviso nessuno!

Quindi niente musica durante il pranzo?

NO. Non voglio dire che sia impossibile accompagnare il pranzo con un sottofondo musicale live o tramite la figura di un Dj ma essendo l’aspetto conviviale un tassello importante del vostro matrimonio vanno valutati i pro e i contro.
Vanno presi in considerazione gli aspetti descritti sopra e fatte le giuste considerazioni dovreste avere 2 opzioni:

  1. Se la location ne è provvista la soluzione migliore da utilizzare è la filodiffusione. Una serie di altoparlanti appesi sulle pareti o celati nei controsoffitti e distribuiti equamente in tutta la sala. Utilizzare questa tecnologia vi permetterà di ottenere un sottofondo musicale uniforme senza andare ad infastidire nessun commensale. Inoltre molto spesso le location provviste della filodiffusione mettono a disposizione degli amici e parenti anche uno o due microfoni gelato per eventuali dediche, poesie, scherzi o giochi preparati per allietare il pranzo tra una portata e l’altra. Questa soluzione vi garantirà una copertura in tutta la sala senza dover alzare troppo il volume dell’impianto e se vi accordate con il professionista potrà prepararvi lui stesso una playlist in base a quelle che sono le vostre richieste, i vostri generi musicali o cantanti preferiti.
  2. Se non c’è la filodiffusione una buona soluzione (la consigliamo quasi sempre ai nostri sposi) è ricreare un piccolo salotto con qualche divano e/o sedia, all’interno dalla sala da pranzo oppure in un’altra stanza adiacente; La cosa importante è che questa zona relax dovrà essere sufficientemente lontana dai tavoli e al suo interno gli ospiti potranno sedersi, rilassarsi, parlare tra di loro in tranquillità o stare al cellulare ma con un leggero sottofondo musicale lounge circoscritto solo a quella zona. Se la sala non ha abbastanza spazio o è interamente occupata dai tavoli, una buona alternativa è quella di posizionare un impianto all’esterno della location, nel giardino, nel parco, in qualche porticato o barchessa (magari nello spazio dove avete fatto l’aperitivo); In questo modo gli ospiti, tra una portata e l’altra, possano alzarsi ed uscire per passeggiare in tranquillità, andare a fumare una sigaretta o solamente sgranchirsi un attimo le gambe. In sala verrà lasciata solo una piccola cassa, magari a batteria così da risultare minimamente impattante sull’estetica della sala e garantire un leggerissimo sottofondo durante tutto il pranzo ma al contempo dotata di un radiomicrofono garantire la possibilità di dediche, ringraziamenti e giochi.

Detto ciò

Vi raccomandiamo di prestare particolare attenzione a non infastidire gli ospiti. durante il pranzo nuziale, fissandovi sull’idea sbagliata che la musica possa essere una carta vincente da giocare per allietare gli ospiti. Non è così, puntate piuttosto su un servizio d’intrattenimento più discreto quale i camerieri pazzi, oppure il prestigiatore illusionista che gira attraverso i tavoli oppure con degli interventi mirati da parte dell’animatore tra una portata e l’altra concordati con il maître di sala; Soluzioni più dinamiche, pratiche e meno invasive che strapperanno un sorriso a tutti gli ospiti, allieteranno il pranzo tra una portata e l’altra ma soprattutto eviteranno di creare spiacevoli malumori, fastidi e seccature, rischiando di rovinare il pranzo/cena a molti ospiti.
Da Dj/Musicista/Animatore professionista specializzato in matrimoni fidatevi di quanto vi ho raccontato in questo articolo perché il nostro lavoro è far divertire e divertirci ma ci devono essere le condizioni per farlo altrimenti rischiamo di diventare un peso, un disturbo, un fastidio ma soprattutto la causa della fine anticipata del vostro matrimonio.
Lo diciamo spesso che il matrimonio è un evento molto complesso, dalle mille variabili e dagli equilibri molto delicati; Ingaggiare un Dj che non ha le giuste competenze e l’esperienza adatta, può letteralmente rovinare il vostro matrimonio.

Ora con questa consapevolezza potete analizzare la vostra compagine e la vostra location e capire quale soluzione è più adatta al vostro matrimonio oppure potete visitate il nostro sito www.weddingsymphony.it e andate alla pagina contatti per prenotare una consulenza specialistica con il nostro Paolo e capire verso che soluzioni orientarvi per lasciare ai vostri invitati un ricordo piacevole, anzi, indelebile del vostro matrimonio.
Ricordate che

“Il matrimonio è un film in diretta. Non si può sbagliare perché non si può comprare un ricordo.”

Lo diciamo sempre a tutte le nostre coppie di sposi.
Pochi e semplici consigli uniti ad un pizzico di buon senso nello scegliere il professionista a cui affidare l’aspetto musicale del vostro matrimonio non solo basandosi sul prezzo faranno della vostra giornata un evento memorabile.

Io sono Paolo Furlan il primo Wedding Music Planner in Veneto e fondatore dell’agenzia musicale Wedding Symphony specializzata nella musica per cerimonie civili o religiose e nella musica e nell’intrattenimento per il ricevimento di nozze.

Seguite i nostri canali social per rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità e ricevere consigli utili per organizzare al meglio il vostro matrimonio!
Vi aspettano altre info sul nostro blog.
Non lasciatevele sfuggire.
Buona lettura e buona vita!

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