La decisione di una coppia di convolare a nozze è sempre un momento molto emozionante ed importante anche per le rispettive famiglie che in base alle loro possibilità cercano di aiutare gli sposi ad ottenere il loro giorno perfetto.
Con l’avvento del nuovo millennio anche le tradizioni si sono modificate basti pensare che nel passato (e non stiamo parlando di secoli ma di qualche decina d’anni) per la sposa priva di “dote” trovare marito diventava difficile se non quasi impossibile visto che la “dote” era considerata obbligatoria e doveva essere proporzionale alle possibilità e allo status sociale della famiglia.
Il passare degli anni e l’emancipazione culturale hanno poi messo fine a quest’obbligo nonostante sia rimasta da parte delle famiglie la volontà di far sopravvivere se non in toto, almeno in minima parte alcune tradizioni e usanze.
Oggi molte coppie di sposi arrivano al matrimonio dopo un periodo di convivenza che di fatto annulla l’esigenza di portare in “dote” asciugamani e lenzuola, di conseguenza anche tutte le spese inerenti al matrimonio vengono suddivise in parti uguali, mentre per le altre coppie queste tradizioni sono ormai superate o non rivestono l’importanza che spesso viene data loro dai genitori. La suddivisione delle spese per il matrimonio può divenire motivo di attriti e tensioni tra le famiglie della coppia soprattutto quando c’è la volontà di rispettare usi e costumi di un tempo ormai lontano.
Le famiglie, si sa, vogliono solo il bene della coppia, desiderano che il matrimonio del figlio o della figlia sia splendido e si sentono in dovere di aiutare i figli sotto diversi aspetti da quelli logistici, a quelli materiali ed economici tuttavia questo prezioso sforzo delle famiglie non dovrebbe dare loro il diritto di sindacare sulle scelte della coppia.
Vanno benissimo i consigli che spesso sono frutto della loro esperienza e maturità, il loro punto di vista personale su determinati aspetti organizzativi e di stile, ma l’aiuto economico non dovrebbe dare loro il pretesto di poter prendere parte attivamente alle scelte della coppia.
Ad ogni modo se volete sapere nel secolo scorso secondo la tradizione popolare quali erano le spese carico della famiglia della sposa ecco di seguito una lista abbastanza attendibile:
- L’abito della sposa
- Corredo di casa
- Addobbi floreali
- Partecipazioni
- Foto
- Musica
- Bomboniere e confetti
Mentre in carico alla famiglia dello sposo c’erano:
- Fedi nuziali
- Bouquet della sposa
- Offerta alla chiesa per la celebrazione del rito
- Viaggio di nozze
- Acquisto o affitto della casa
- Arredamento della casa
Detto ciò
Ora hai la consapevolezza di come, nel passato, la tradizione rivestisse un’importanza predominante nella suddivisione delle spese tra gli sposi e come siano lontani quei tempi oggi.
In piccolissima parte queste usanze le possiamo ancora trovare soltanto nelle famiglie in cui il rispetto delle tradizioni ha radici profonde; Visita il nostro sito www.weddingsymphony.it e vai alla pagina contatti per prenotare una consulenza con il nostro Paolo e capire come realizzare il tuo grande sogno.
Ricorda che
“Il matrimonio è un film in diretta. Non si può sbagliare perché non si può comprare un ricordo.”
Lo diciamo sempre a tutte le nostre coppie di sposi.
Pochi e semplici consigli uniti ad un pizzico di buon senso nello scegliere il musicista non solo basandosi sul prezzo faranno del vostro matrimonio un evento memorabile.
Io sono Paolo Furlan il primo Wedding Music Planner in Veneto e fondatore dell’agenzia musicale Wedding Symphony specializzata nella musica per cerimonie civili o religiose e nella musica e nell’intrattenimento per il ricevimento di nozze.
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Buona lettura e buona vita!
